IL GOVERNO

10.04.2018

IL GOVERNO

E' al terzo posto nella cost perchè i costituenti avevano molta paura nel disciplinare ruoli, poteri, attribuzioni del gov, dato che il fascismo era una dittatura di gov. Dunque i costituenti sono stati molto cauti nel dare poteri al pres del cons dei ministri per una motivazione esclusivamente storica.

Il ruolo del gov nello stato è estremamente importante, non può esistere uno stato senza governo >

dimostrato da tutte le dittature: viene chiuso il parlamento e resta in vita solo il governo, lo stato esiste

ancora ed è dittatoriale.

Il gov è un organo

  • costituzionale > previsto in cost
  • indispensabile > non esiste stato senza governo

• complesso > organo formato da più organi individuali = Consiglio dei Ministri, fomato da tanti organi uguali cioè Pres del con e ministri (il pdr è invece un organo monocratico).

  • All'interno del gov non c'è rapporto gerarchico tra i componenti del gov > non è vero che il pres del cons è il superiore gerarchico dei ministri. Addirittura il pres del cons ha pochissimi poteri da un punto di vista giuridico, ma ne ha tanti da un punto di vista politico.

Il pres del cons non può nemmeno nominare e revocare ministri, altrimenti ci sarebbe potere gerarchico! In base alla cost, da un punto di vista giuridico, c'è solo una cosa che può sancire la sua forza predominante sul consiglio dei ministri (che è nella sua interezza l'organo più importante)

  • LE PROPRIE DIMISSIONI > se si dimette il pdc si dimette l'intero gov

• IL PDC PONE IL SEGRETO DI STATO > è lui organo individuale presidente del consiglio (non l'intero consiglio) che pone il segreto di stato

NOMINA DEI MINISTRI > il pdc può fare delle proposte al pdr, ma spetta a lui la nomina nei ministri, dunque spesso il pdr ha avuto l'ultima parola.

Un'arma spesso utilizzata dai pdc è la QUESTIONE DI FIDUCIA (spesso abusata), ma anche in questo caso non è il pdc a decidere di porla, la decisione spetta all'intero Consiglio dei ministri.

L'unico potere che la cost dà è di DIRIGERE LA POLITICA GENERALE DEL GOVERNO E DI ESSERNE RESPONSABILE, tuttavia non può fare nulla di più, se non dimettersi. Inoltre MANTIENE L'UNITA' DI INDIRIZZO POLITICO E AMMINISTRATIVO PROMUOVENDO E COORDINANDO L'ATTIVITA' DEI MINISTRI.

Ruoli del consiglio dei ministri

  • DECIDE LA QUESTIONE DI FIDUCIA
  • DECIDE LA PRESENTAZIONE DI UN PROGETTO DI LEGGE DI INIZIATIVA GOVERNATIVA > l'autorizzazione per la presentazione da parte di un ministro deve essere data dall'intero consiglio
  • DECIDE LE PIU' IMPORTANTI NOMINE > capo dell'esercito, capo di stato maggiore...
  • SOLLEVA IL CONFLITTO DI ATTRIBUZIONE TRA POTERI DELLO STATO ALLA CC

Ruoli dei ministri > giuridicamente nel governo non hanno praticamente potere, ma hanno un importante potere gerarchico nei confronti delle amministrazioni che sono chiamati a dirigere, ossia i ministeri. Il ministro è il capo gerarchico dei ministeri.

I ministeri hanno una base ampia: l'amministrazione vera e propria, a cui si accede tramite pubblico

concorso. Poi vi è una fascia intermedia: il segretariato generale, gli organi di coordinamente. Infine sulla cima della piramide: il ministro, che decide la linea politica di tutto il ministero. Il potere dei ministri nel consiglio dei ministri a livello giuridico è scarso, a livello politico varia dalla situazione politica del paese. MINISTERI SENZA PORTAFOGLIO > esiste il ministro ma non il ministero. Infatti il numero massimo di ministeri è determinato per legge.

La costituzione non prevede un vicepresidente del consiglio, nè un viceministro nè un segretario di stato, ma possono essere stabiliti dalla legge. Dunque non sono delle figure necessaria, ma possono essere delle figure utili, soprattutto nei ministeri molto grandi, come quello degli esteri o del bilancio. I sottosegretari hanno senso nei ministeri particolarmente ampi.


PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE DEL GOVERNO

Quando si parla di formazione del governo non ci si può limitare alla lettura delle costituzioni, ma bisogna integrare le norme esplicitamente previste, ad esempio con le CONVENZIONI COSTITUZIONALI.

QUANDO INIZIA LA PROCEDURA DI FORMAZIONE DEL GOVERNO? INIZIA QUANDO IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO IN CARICA PRESENTA LE DIMISSIONI (non con le elezioni, perchè è possibile che un governo rassegni le proprie dimissioni e senza alcuna elezioni il pdr scelga quello successivo). Le dimissioni vengono date a parola, non sono un atto scritto.

  • CONSULTAZIONI PRESIDENZIALI > il pdr convoca al tribunale le persone che ritiene maggiormente in grado di aiutarlo a capire il da farsi. (con Napolitano invece si erano tenute delle pre-consultazioni, ossia consultazioni prima delle dimissioni di Berlusconi). E' prassi ma non obbligo che si consultino anche gli ex pdr, ma non c'è una lista di persone che deve consultare, di norma i capigruppo parlamentari. Servono a capire come comportarsi.

Se il pdr accetta le dimissioni (se non le accetta da un punto di vista giuridico non succede niente), le consultazioni gli hanno permesso di capire meglio come muoversi e questa seconda fase inizia con il

CONFERIMENTO DELL'INCARICO AD UNA PERSONA QUALUNQUE DI FORMARE UN NUOVO GOVERNO > questo implica che il pdr abbia optato per la formazione di un nuovo gov e non per lo scioglimento delle camere (successo solo 17 volte su 63). La persona a cui viene conferito il governo è scelta grazie alle consultazioni. In base alle consultazioni viene dato l'incarico alla persona che ha maggiori possibilità di diventare pdc e di ottenere la fiducia dal parl.

La persona scelta per costituzione non ha limiti di età e non deve nemmeno obbligatoriamente essere cittadino italiano > unico limiti è che sappia leggere e scrivere.

  • IL GOVERNO ACCETTA L'INCARICO CON RISERVA > la riserva verrà sciolta dopo che la persona incaricata svolgerà delle consultazioni per capire se potrà avere la maggioranza parlamentare. Se pensa che ce l'avrà torna al Quirinale e scioglie la riserva, accettando l'incarico. Queste due fasi non sono presenti in costituzione, sono delle parti orali
  • LA NOMINA > quando il prescelto pdc va in quirinale per sciogliere la riserva ha già una lista di ministri, che però verrà probabilmente modificata insieme al pdr. Dopo che viene sciolta la riserva IL PDR NOMINA CON UN DECRETO IL NUOVO PDC E POI TUTTI I MINISTRI. A questo punto si crea una sorta di cortocicircuito, perchè se tutti i decreti del pdr devono essere controfirmati dal gov chi firma questo decreto di nomina del nuovo pdc? La persona nominata è ancora, fino al momento dell'entrata in vigore del decreto, un normalissimo cittadino. Dunque il decreto è controfirmato dal precedente pdc in crisi, che resta ancora in carica formalmente > COMPLICAZIONE FORMALE. Tuttavia vi è un problema sostanziale nel dare al vecchio pdc il potere di firmare: se si rifiuta di controfirmare potrebbe bloccare tutto > COMPLICAZIONE SOSTANZIALE. Quale di queste complicazioni può essere superata? Dò il potere di formare a colui che ha appena sciolto la riserva, ossia colui che con il decreto del dpr diventerà presidente. Questo avviane per evitare abusi di potere di un pdc che non vuole dimettersi. Quindi a livello costituzionale si è chiuso un occhio sul problema formale ma si sono voluti evitare abusi di potere. A SEGUITO DELLA CONTROFIRMA > NASCITA DEL NUOVO GOV
  • Tuttavia il nuovo gov non è ancora ufficialmente in casi > GIURAMENTO, previsto in cost è il momento che permette di entrare nel pieno esercizio delle funzioni. Dal momento del giuramento scattano i 10 giorni entro il quale il gov deve presentarsi in parl per chiedere la fiducia. IL GIURAMENTO E' L'ATTO DI NASCITA UFFICIALE DEL PDC E DEI SUOI MINISTRI, da questo

momento il vecchio non è più niente.

Cosa si può fare nei 10 giorni:

  • il gov pur ufficialmente in carica ma in attesa della fiducia deve svolgere compiti di ordinaria amministrazione. Tuttavia in casi di straodinarie necessità ed urgenza è possibile intervenire con un decreto legge, perchè il gov ha comunque giurato.
  • in questi 10 giorni si iniziano a nominare anche viceministri, sottosegretari ecc... per aumentare le chance di ottenere la fiducia in parlamento. Queste persone vanno nominate prima della fiducia > decreti di nomina
  • LA FIDUCIA > momento culminante di tutto il processo. Il pdc e tutti i ministri vanno in

parlamento, si presentano prima in una camera, poi nell'altra (di solito si inizia da quella non scelta dal precedente governo, ma non è una regola prevista da nessuna parte, è solo la prassi. Quindi in base alla situazione politica si può anche decidere di andare nella camera dove ho più probabilità di ottenere la fiducia). Il pdc illustra il programma, ossia i motivi per i quali il parl deve dargli la fiducia (la cost non dice nulla a proposito). Quello che dice il pdc nel programma non è vincolante dal punto di vista giuridico, così come il parlamentare non è vincolato da quello che dice in campagna elettorale (divieto di mandato imperativo perchè rappresetna l'intera nazione).

COME SI VOTA LA FIDUCIA

  • vi è un dibattito parlamentare seguito dalla controreplica del presidente del consiglio
  • APPELLO NOMINALE > ogni singolo parlamentare deve esprimersi a favore o contro o asternersi (si pesca a sorte una lettera dell'alfabeto e ogni parlamentare si deve alzare, andare verso i banchi della presidenza e votare)
  • A SCRUTINIO PALESE > è costituzionalmente obbligatorio rendere pubblico cos'ha votato quella persona (deve dire il voto ad alta voce davanti a tutti). Si tratta di un principio costituzionale per due motivi
  • è l'unico modo possibile per i cittadini per sapere se la persona a cui hanno dato il loro voto decide di sostenere o meno il governo, in base a quello che aveva detto durante la campagna elettorale
  • evita i franchi tiratori > coloro che quando il pres del cons incaricato aveva fatto le consultazioni avevano promesso il voto, ma se il voto fosse segreto non sarebbe possibile dire se appoggerà o meno il pdc. Con il voto palese se cambia idea se ne assume la responsabilità
  • MAGGIORANZA SEMPLICE = RELATIVA > non quella assoluta, ma fermo il quorum strutturale, basta la maggioranza semplice. Dunque possono nascere governi di minoranza.

Esistono governi tecnici? No, tutti i governi sono politici, perchè il governo non è vincolato a svolgere solo delle determinate azioni, ma può comportarsi come ogni altro governo. Nel momento in cui si riceve la fiducia dal parlamento, il governo è politico.

Per avere l'effettiva fiducia, serve la fiducia di tutte e due le camere

Una volta entrato in carica

- detiene il monopolio della forza legale

- propone il bilancio al parlamento

- e fa tutto quello che gli viene permesso secondo la costituzione

LA CRISI DI GOVERNO

Molto frequente, solo Craxi e Berlusconi sono rimasti in carica abbastanza a lungo > 63 governi in 68 anni perchè ci sono state molte crisi di governo.

INIZIA CON LE DIMISSIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO E QUINDI DELL'INTERO GOVERNO > queste possono avvenire per due motivi:

- crisi parlamentari > crisi che nascono in parlamento, disciplinate dalla costituzione, verificatesi le quali IL PDC HA L'OBBLIGO GIURIDICO DI DIMETTERSI, non ha scelta. Sono 3

  • mancata fiducia iniziale
  • il parlamento approva una mozione di sfiducia
  • questione di fiducia

al di fuori di questi 3 casi, siamo in una crisi extraparlamentare, il pdc non è obbligato a dimettersi

- crisi extraparlamentari > movimenti della sx che non andavano in parl ma facevano politica dal di fuori > IL PDC NON E' OBBLIGATO A DIMETTERSI, MA LO FA PER SUA SCELTA

Dei 63 governi in Italia hanno avuto più frequenza (57 volte) le crisi extraparlamentari, magari perchè sapeva che non avrebbe più avuto la fiducia, oppure per il pessimo risultato del partito alle regionali.

I due casi più importanti di crisi parlamentare sono stati con Prodi, che chiese due volte la questione di fiducia e perse.


QUESTIONE DI FIDUCIA > non vi è traccia della questione di fiducia in cost, ma solo nei regolamenti parlamentari. Ad un certo punto il gov capisce di avere una maggioranza instabile, tanto da non riuscire a portare a termine i suoi progetti. Se si decide di porre la fiducia su un provvedimento

• decadono tutti gli emendamenti posti su quel provvedimento e si vota così com'è > se si vota contro, il pdc è giuridicamente obbligato a dimettersi > la questione di fiducia è quindi antidemocratica perchè annulla la discussione parlamentare.

• Talvolta la questione di fiducia è posta su un emendamento proposto dal governo, interamente sostitutivo rispetto al provvedimento di cui si discutere in parlamento > antidemocratico anche in questo caso, perchè non solo fa cadere gli emendamente, ma ne propone addirittura uno interamente sostitutivo

Il governo, se perde su un progetto di legge, non è obbligato a dimettersi

SFIDUCIA INDIVIDUALE > in cost non se ne parla, teoricamente bisognarebbe sfiduciare l'intero governo, ma la prassi ha mostrato la necessità di sfiduciare solo un ministro.

  • Pdc propone la revoca
  • pdr approva la revoca
  • il parlamento dà la sfiducia individuale

Es caso Mancuso > il ministro sollevò il problema davanti alla CC che disse che ava ragione perchè il testo della cost non prevede la CC, ma siccome siamo una forma di gov parlamentare è illogico che il parl possa sfiduciare tutto il governo, ma non un solo ministro.


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